Si riporta fedelmente una corrispondenza tra il Vice Presidente Molgora e un Over 40. Il contenuto è molto interessante e fa riflettere sul fatto che a volte per trasformare le speranze in atti concreti ci vuole coraggio e determinazione.
Non è detto che tutti debbano o possano seguire questo esempio, ma la riflessione è d’obbligo.
"Ciao, io ho risolto il problema del precariato. Dopo anni di lavori svariati, diplomi e attestati di varia natura che spaziano dall'insegnamento all'attività infermieristica, ho deciso che con 4 figli, uno stipendio di fame e anche incerto perché nessuno ti mette in regola soprattutto dopo gli anta, tentare di cambiare vita non era una cattiva idea, almeno avevo tentato tutto!!! Ero in affitto e cambiavo regolarmente case perché oltre l'anno non arrivavo a pagare ed essendo separata, la vita è ancora più difficile, soprattutto se devi prendere tu la decisione di separarti per non morire. Ho venduto tutto ciò che avevo compresi i mobili di casa, ho ricavato una bella cifra anche dalla vendita della macchina, ho aspettato pazientemente cercando di calcolare quasi tutto e aspettando il momento adatto per partire (non sai mai quando, devi solo seguire il cuore) e alla fine ho preso il volo per Londra. Da sottolineare che non conosco la lingua perché ho studiato francese ma volevo vivere ancora e per farlo ci voleva una città che ha tutto e dà tutto. Ho avuto ragione....sono 10 mesi che vivo a Londra, ho appena preso casa solo per noi dopo circa 8 di condivisione e sto lavorando come nannie. Il mio obiettivo era: vita nuova, migliore per me e un futuro sicuro per i miei ragazzi... ho quasi raggiunto l'obiettivo, manca solo una cosa ma ci sto lavorando... so cucinare benissimo e da poco ho iniziato come chef home delivery. La lingua? Da zero sono arrivata a 5, parlo poco e capisco poco ma lavoro presso italiani che quì ce ne sono tantissimi, quindi non ho urgenza d'imparare la lingua. Ovviamente non ho avuto tutto facile, ho lavorato sodo, lavoro sodo quasi 10 ore al giorno ma le soddisfazioni non mancano e lo stato non ti abbandona."
... "Beh non so se si chiama forza o coraggio o incoscienza ... però... non è che mi sia svegliata una mattina e ho deciso di partire per Londra, c'era già stata mia figlia, la grande, e aveva iniziato a stuzzicare la mia curiosità con alcune info sulla città che credevo fosse buia e triste come si vede, a volte, nei film. Da lì ho iniziato a fare piccole ricerche e mi sono creata una rete di amicizie tramite vari siti per ottenere altre info da chi viveva da tempo in questa magnifica città. Il tutto in un anno circa ma, credimi, che ho lottato con tutti, amici, parenti, conoscenti, pochissime persone mi davano ragione, per molti ero una pazza che tentava il suicidio e portavo con me pure i ragazzi. Ma tra il suicidio volontario di un tentativo a Londra e la prospettiva di quella vita di sofferenza, penso che l'ultima spiaggia era affidare i miei figli ad un istituto per minori accettando il fallimento( non ti nascondo che ero ultradelusa da una proposta di lavoro all'interno dell'unico ospedale di Acireale... dove mi si offriva di andare a letto con una persona di spicco e poi avrei avuto il posto!!!!). Decisione finale: partiamo tutti!!!!!"...
Una Over 40
Luglio 2011
