La discriminazione per età è dura a morire. Pur essendoci direttive europee e leggi italiane che ne vietano la adozione negli annunci di lavoro, nella selezione e negli avanzamenti di carriera, esiste ancora chi la adotta non si sa se per ignoranza (colpa) o volutamente (dolo). La Associazione insieme ad UNAR combatte questo malcostume e qualche risultato molto faticosamente lo abbiamo ottenuto interagendo direttamente con le aziende che spesso ci ringraziano per la segnalazione della anomalia.
E nei concorsi pubblici?
Purtroppo fa male vedere la presenza della discriminazione per età fatta in concorsi pubblici nei quali il rispetto della legge dovrebbe essere garantito per definizione. Uno di questi casi eclatanti è la dichiarata discriminazione per età nei bandi di concorso della Camera e del Senato. E questo accade quasi sempre, come se ci si trovasse di fronte a due repubbliche o se desiderate in una repubblica con alcune zone privilegiate o isole felici come ad esempio in parlamento.
Verifichiamo con rammarico che::
- In Italia il dispositivo esprime la sua completa efficacia tanto che è possibile farne segnalazione e/o denuncia attraverso l'apposito Ufficio UNAR del dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio.
- Non altrettanto avviene in alcuni concorsi pubblici e soprattutto non avviene nei bandi di concorso della Camera e del Senato dove la discriminazione per età viene adottata senza rispetto della stessa legge. Eppure dovrebbero essere i primi a rispettarla
Come abbiamo reagito.
Di fronte a questa situazione per la ennesima volta abbiamo preso carta e penna e avanzata una protesta richiamando la attenzione degli organi legislativi e amministrativi su questa palese anomalia in:
In questa protesta abbiamo anche cercato di coinvolgere tutti i gruppi parlamentari per sensibilizzarli sulla presenza di queste due repubbliche o isole felici.
Staremo a vedere i risultati