Articolo di Laura Paggi giugno 2022
La disoccupazione è senz’altro una delle più grandi piaghe del nostro Paese da almeno una ventina di anni a questa parte. Oltre al disagio economico che essa certamente comporta, vi è anche un risvolto psicologico non indifferente. Se per un giovane disoccupato può essere abbastanza semplice ricollocarsi, il problema sorge quando l’età supera i 35.
In un Paese in cui il contratto a tempo pieno a 600 euro al mese è più diffuso del Coronavirus nel 2020, il precariato è la regola e la disoccupazione alle stelle, il ragazzo non più troppo giovane si trova tagliato fuori dal mondo del lavoro.
Perché sopra i 40 anni non si trova lavoro?
Spesso perché il datore di lavoro non può accedere alle agevolazioni fiscali, sgravi ed esoneri contributivi nella medesima misura come quando si assumono gli over 30. Oppure se esistono ci sono volutamente dimenticati a causa di stereotipi legati alla discriminazione per età.
Si parla davvero tanto ogni giorno nei giornali, in tv, nei talk show e nella politica della disoccupazione giovanile, ma perché nessuno parla della disoccupazione dopo i 40 anni? E poi, quanto sono veritieri i dati che ci vengono forniti?
Insieme a Giuseppe Zaffarano, presidente dell’associazione Lavoro Over 40, cerchiamo di capire le reali dimensioni di questo fenomeno non soltanto italiano, ma Europeo, e perché, spesso, le informazioni che riceviamo sono frutto di una distorsione numerica.
SOMMARIO
Come viene interpretato il tasso di disoccupazione?
Quanti sono gli over 40 disoccupati?
Come vengono considerati sul lavoro gli over 40?
I dati Istat ed Eurostat
Disoccupazione over 40 dal punto di vista sociale
Disoccupazione e disagio psicologico
Come ricollocarsi dopo i 40 anni
Conclusioni
Come viene interpretato il tasso di disoccupazione?
Giuseppe Zaffarano ci fa notare che la disoccupazione giovanile a cui ci si riferisce sempre è la fascia d’età che va dai 15 ai 24 anni, ma spesso tale tasso viene esteso fino ai 29 anni e a volte anche ed età superiori.
Questa estensione fa comprendere come sia esageratamente distorta la informazione statistica, portando a conclusioni e provvedimenti politici poco attinenti alla realtà.
“La percentuale riportata dalle statistiche per la classe giovanile risulta molto elevata, ma la sua dimensione numerica(numero di persone fisiche) reale è inferiore di circa il 30% rispetto alle altre fasce. Il che dimostra l’errore di valutazione del problema da parte delle istituzioni.”, ci fa notare il presidente.
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Quanti sono gli Over 40 Disoccupati?
Come riportato da Informazione senza filtro Giuseppe Zaffarano afferma che:
”Solo nel 2018 i disoccupati (compresi della fascia tra 35 e 44 anni erano 920.000, con una percentuale del 21,9%, mentre la fascia successiva, 45-54, era di 1.034.000 con una percentuale del 24,6%.”
Nel 2021 il tasso disoccupazione giovanile 15-24 anni (compresi gli scoraggiati) è pari a 34,6% mentre le rimanenti classi di età cariano dal 17,2% al 10,9%. Ma non è così se si valutano i valori assoluti, perché la dimensione della classe 15-24 anni è il 30% inferiore a quella risultante dalle altre classi. Con questa valutazione possiamo comprendere come quello della disoccupazione over sia un problema drammaticamente superiore a quello della classe giovanile. E poi ancora oltre al disagio stesso di non avere un lavoro, i disoccupati appartenenti a queste fasce d’età non sono tutelati o tutelabili dai sindacati ed in fase di colloquio subiscono una discriminazione per via dell’età.
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Come vengono considerati sul lavoro gli over 40?
Da un’indagine svolta dall’Associazione Lavoro over 40 riportata anche su Vanity Fair, leggiamo che oltre il 70% dei disoccupati maturi ha perso ogni speranza di ricollocarsi nel mondo del lavoro, perché “troppo vecchi per lavorare, ma troppo giovani per la pensione”.
Inoltre, “sono totalmente dimenticati, emarginati, relegati a zavorra in balia delle bizze del mercato”, ci fa notare il presidente.
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I dati Istat ed Eurostat
Sulla disoccupazione in relazione all’età, l’Associazione Lavoro over 40 ci fornisce, in particolare, 2 recenti elaborazioni:
- la prima è stata sviluppata sulla base di dati ufficiali Istat e riguarda la disoccupazione in relazione all’età in Italia;
- la seconda, invece, svolta nel 2020, evidenzia il problema a livello europeo sulla base dei dati Eurostat
Vediamo quanto segue:
“Essa dimostra in modo inequivocabile che la disoccupazione in età matura, pur essendo in valore percentuale basso, è nettamente superiore alla disoccupazione giovanile. E su questo versante nessuno se ne preoccupa o quantomeno le preoccupazioni sono superficiali.”, afferma Giuseppe.
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Disoccupazione over 40 dal punto di vista sociale
Non tutti tengono conto delle gravi conseguenze sociali della disoccupazione in età matura.
Infatti, la categoria “senior” è quella che, oltre a soffrire economicamente, porta sulle spalle il peso di dover sostenere economicamente i giovani e, molto spesso, i genitori anziani. Se, dunque, il lavoratore maturo perde il lavoro, ne risentono sia i giovani che gli anziani.
“Senza poi contare i devastanti effetti personali di perdita di dignità e identità.”, ci fa notare Giuseppe.
Lo Stato, però, sembra non farci molto caso.
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Disoccupazione e disagio psicologico
L’over 40 che perde il lavoro e non riesce a ricollocarsi spesso ha gravi problemi di identità sociale in quanto, soprattutto nel nostro paese, si tende a identificarsi con la propria attività lavorativa e la perdita del lavoro viene vissuta come una sconfitta personale, un qualcosa di cui vergognarsi.
Si arriva al punto che molte persone disoccupate non comunicano al di fuori della famiglia la loro situazione e addirittura non escono in orario lavorativo per non dover dare spiegazioni a vicini di casa e conoscenti.
Questo va a discapito del ricollocamento visto che il passaparola in Italia è ancora uno dei sistemi di assunzione più diffuso.
Oltre a sentirsi esclusi dalla società ed invisibili, molti tendono alla depressione e all’ansia, trovandosi a ricorrere a medicinali e a costose visite psicologiche e psichiatriche.
Lo Stato, però, sembra non volere affrontare questo problema.
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Come ricollocarsi dopo i 40 anni
Ma allora è proprio tutto finito? Io credo di no.
Ovviamente la strada è lunga e difficile, bisogna darsi da fare e cercare più aiuti e consigli possibili.
Ci sono online webinar gratuiti di informazione su diversi argomenti organizzati da associazioni come Lavoro Over40 così come corsi gratuiti su tanti diversi settori per recuperare skill più aggiornate.
Se ti stai chiedendo come ricollocarsi dopo i 40 anni o che lavoro si può imparare a fare dopo i 40 anni, ti consiglio di leggere questo articolo che ti saprà dare numerosi spunti per ripartire. Oppure puoi vedere questa presentazione video.
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Conclusioni
Invitiamo ad una riflessione:
”Siamo veramente sicuri che il vero problema siano i giovani?
In prospettiva certamente, sono una preoccupazione, ma occorre far fronte ad una emergenza attuale che è la disoccupazione dei lavoratori maturi (over 40/50/60) quali cardine della famiglia.”
I dati allarmanti riguardano, sì, anche i giovani, ma quello della disoccupazione over 40 è un vero e proprio dramma di cui nessuno parla.
L’Associazione tra le sue mission ha quella di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su questo tema. Diventa simpatizzante o socio della Associazione Lavoro Over40 per essere sempre informato delle iniziative che sviluppa a favore degli over 40. E sostienila con il 5x1000
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